Di questi tempi avrete tanto sentito parlare del Salone del Mobile a Milano. Anche se rapidamente sono riuscita a visitare un paio di padiglioni.
Per chi non lo conoscesse le foto e la pianta danno un'idea di quanto sia grande l'edificio che ospita il Salone a Rho (Rho Fiera) e rendono comprensibile perché sia impossibile vedere tutto. Prima di andare dunque è stato indispensabile fare una selezione degli espositori da visitare.
Ho trovato un paio di stand veramente interessanti, in particolare quelli dei tappeti lavorati con materiali naturali, ma sono rimasta molto delusa da altri.
Nel complesso tanti mobili che più o meno si somigliano gli uni agli altri perché riflettono le tendenze del mercato e poi tanta ma tanta plastica. Troppa!
Ma quello che più mi infastidisce è quando un materiale ne simula un altro. Arredi apparentemente in legno la cui natura di plastica poteva essere smascherata soltanto al tatto.
Questa in realtà è una tendenza degli ultimi anni.
Ovviamente il salone del mobile non è che la punta di un iceberg. E' la risposta alla domanda del mercato.
Se cambiasse la domanda cambierebbe l'offerta.
Per quanto riguarda l'arredamento per bambini e ragazzi sono stati presentati molti pezzi divertenti dal design accattivante ma realizzati anch'essi in materiale plastico. E' come se esistesse un binomio imprescindibile:
bambini/ragazzi=plastica
dal quale, difficilmente, i designer riescono a discostarsi.
Si parla tanto di materiali plastici ecologici ma questo non significa che non inquinino l'ambiente. Basti pensare che il processo del riciclaggio è eseguito industrialmente con tanto di emissione di fumi, di consumo energetico, ecc.
Ma come in tutte le cose è importante l'equilibrio, riuscire a dosare tutti gli elementi limitando il numero degli oggetti/mobili in plastica. Basta inserirli nell'arredamento come un'eccezione. Pochi pezzi ma significativi.
Molto interessanti anche i Fuori Salone, sparsi per il centro di Milano, nelle aree Brera, Montenapoleone e Tortona che personalmente trovo più entusiasmanti per il rapporto diretto tra gli oggetti e la città.
salone del mobile, the demand and supply, ...
In these days you have heard about the Salone del Mobile
in Milano. Although quickly I was able to visit a couple of
pavilions. For those is not familiar pictures give an idea how big is the exhibition complex in Rho (Rho Fiera) and make
understandable why it is impossible to see everything. Before to go it was essential to make a selection of exhibitors to visit.
I found a couple of really interesting stand, particularly those of carpets manufactured with natural materials, but I was very disappointed by others. Overall, many furniture, more or less, resemble one each other because reflect market trends and then because there was many, many plastics. Too much!
But what bothers me most is a material that simulates another. Apparently wooden but really plastic furniture.
This is the actual trend.
Obviously the Salone is just the tip of the iceberg. It is response to market demand.
Change the question, change the offer.
As for the furniture for children and young people were presented a lot of fun pieces, beautifully designed, but also made of plastic. It is as if there were an essential combination:
Kids/Teens = plastic
from which, with difficulty, designers are able to depart.
We talk about eco-friendly plastic materials but this does not mean they do not pollute the environment. Suffice it to say that the process of recycling is carried out industrially with lots of smoke emissions, energy consumption, etc..
But, as in all things, is important to succeed in determining all the elements limiting the number of objects/furniture in plastic. A few pieces but significant.
Very interesting were outside the Salone, around the center of Milan, Brera, Tortona and Montenapoleone areas. Personally I find most exciting for the direct relationship between objects and the city.