1.1.22

la città scenario di abitudini e tradizioni

Il look a festa di questi giorni ci fa percepire i luoghi in cui viviamo in maniera diversa influenzando non soltanto la nostra percezione dello spazio ma soprattutto il nostro stato d'animo. Ovviamente questo è un effetto voluto altrimenti non avrebbe senso darsi da fare con gli addobbi, le luminarie, eccetera.

In ogni luogo le feste e le tradizioni legate ad esse sono vissute in modo diverso e ritengo che una delle cause sia anche l'assetto urbanistico. Ancora oggi alcune manifestazioni religiose come le processioni con gruppi statuari sono ancora vive soprattutto nei piccoli borghi. In genere nelle grandi città tali manifestazioni sono riservate al santo patrono.

Ai cori di Natale, quelli che siamo soliti vedere nei film ambientati nello stato di New York, difficilmente potremmo assistere nelle località italiane. Pensandoci su, infatti, essi si svolgono soprattutto nelle cittadine caratterizzate da case a schiera, si pensi a quelle tipiche di Brooklyn per esempio, o alle casette unifamiliari dotate di piccolo spazio verde antistante. 

L'assetto urbanistico regolare, di strade e blocchi di case perfettamente perpendicolari tra loro è ben lontano da quello dei borghi medievali con un assetto decisamente più organico. Inoltre, a livello percettivo, è diverso da quello altrettanto regolare ma più dispersivo della città.

In quest'ultima tipologia risulterebbe più difficile passare casa per casa ad intonare cori a meno che non si bussasse porta a porta all'interno del condominio di turno.

Dunque questo cosa significa? Spesso ho detto e scritto di come lo spazio influisca sulla nostra psiche ma queste considerazioni mi fanno pensare che l'assetto urbanistico condizioni anche le nostre abitudini e tradizioni, il loro sviluppo e permanere.


27.12.21

grigio: il nuovo neutro?

Progetto di Roberta Canestro Architetto

                                                                                                                                                                      progetto e foto: Roberta Canestro Architetto

A proposito del colore grigio... esso è stato decretato colore dell'anno 2021. (Ogni anno viene decretato "il" colore dell'anno).

Niente di più lontano dalla mia professionalità il consigliare ad un committente un colore basandomi su quanto dettato dalla moda.

Intendiamoci non sto criminalizzando il grigio ma l'uso improprio che se ne fa.

Quello che vedete in foto è uno scorcio di una stanza da bagno che ho progettato qualche anno fa e che, senza falsa modestia, è risultato davvero elegante e particolare per il taglio dato e la scelta di ogni dettaglio.

Il grigio può risultare infatti estremamente elegante!

Se non sei un esperto del colore però può risultare estremamente noioso e cupo. 

In questi ultimi anni purtroppo l'ho visto molto spesso utilizzato nella seconda maniera. Chi lo ha utilizzato quasi sempre pensava di dare un tocco di eleganza alla propria casa ma quest'ultima è fatta di dettagli ed un colore da solo non basta. 

Il grigio può essere un colore meraviglioso ma utilizzato in maniera errata può rendere la permanenza in un ambiente veramente difficoltosa.

L'unico punto sul quale sono d'accordo con quanti -solo perché hanno letto o scrivono (copiando quanto letto)sul significato dei colori- si sentano degli esperti in materia è che i colori influiscono profondamente sulla nostra psiche.

Ma attenzione! Tutti i colori possono avere degli effetti collaterali anche quelli che vengono definiti rilassanti o neutri.

Ma poi il grigio è veramente un neutro? 

L'uomo ha la visione a colori, spegnere tutto con il grigio non ha senso. E' come se qualcuno avesse staccato la luce e stare al buio è sempre e comunque disorientante a meno che non siate un gatto.


2022 il colore dell'anno

                       

                                            

foto by Pantone

Se state leggendo questo post è perché sapete che ogni anno viene decretato un colore che influenzerà tutto ciò che concerne moda, arredamento, accessori, ecc.

Quest'anno, il colore decretato dal Pantone Color Institute è il Very Peri, un blu che vira verso il viola.


Questo colore lo ritroveremo praticamente dappertutto. 

Cosa ne penso? 

So che questo colore sarà molto presente ma francamente come vero esperto del colore mi curerò di questa indicazione esattamente come gli altri anni ovvero quasi per niente.
So che lo ritroverò su molte pareti di abitazioni ed esattamente come gli altri colori che hanno fatto moda anche questo farà a pugni con il contesto nel quale sarà calato salvo qualche eccezione dovuta più alla fortuna del caso che a uno studio vero e proprio.

Il professionista non utilizza i colori indicati dalla moda del momento ma progetta e sceglie secondo dati compositivi e contestuali attenzionando tutti i fattori.

Lo scorso anno era quello del grigio+giallo.

Considerando che già eravamo in piena pandemia non è neanche difficile pensare a come si sia arrivati a decretare il grigio.
Spesso utilizziamo delle analogie con il colore per esprimere gli stati d'animo. La pandemia sicuramente ci ha fatto pensare a colori cupi, alla zona grigia nella quale ancora ci troviamo. Il grigio non è il nero e ci fa pensare che rischiarando poco a poco ci avvicineremo prima o poi al bianco, quindi alla fine della zona di ombra.
L'istituto Pantone per dare una nota di vitalità e di ottimismo ha associato il giallo.

Il risultato di questi ultimi anni è stato l'uso estensivo del grigio ma questo è l'argomento del prossimo post.