Questa purtroppo è una pratica diffusa da parecchi anni che implica l'annullamento dei caratteri stilistici di una casa. Significa che a prescindere dall'epoca di costruzione, una volta varcato il portone d'ingresso, tutte le case sembrano appena costruite.
Poco importa che l'abitazione sia ubicata in un edificio dei primi del novecento o in un moderno condominio. Tutta la sua storia e gli elementi caratterizzanti sono spazzati via, cancellati per sempre.
Nei cassoni delle macerie antistanti i cantieri delle ristrutturazioni, sempre più spesso, vedo antiche porte a due ante o porte uniche in legno destinate a lasciar posto a terribili porte tamburate in laminato. Oppure -azione altrettanto criminale- infissi in legno originali dell'epoca e quindi stabilizzati (per la stagionatura) destinati a cedere il posto a nuovi infissi in legno, alla rincorsa delle detrazioni fiscali. Peccato che molto spesso, in una ristrutturazione normale (quindi non cappotto termico più fotovoltaico, ecc.) il salto della classe energetica sarà di un solo livello.
Se da un lato i costi sono aumentati dall'altro vi è l'ingordigia di molte persone che pensano che con i vari bonus la ristrutturazione debba essere sostenuta tutta dallo Stato.
Ricordo che lo Stato è anche chi sta leggendo in questo momento.
Questo comportamento tipicamente italiano ovviamente ha portato ad una diminuzione in termini percentuali di molte detrazioni fiscali non consentendo così a molte persone di poter mettere a posto le proprie abitazioni o condomini.